giovedì 30 giugno 2016

TAPAS REVOLUTION: TIRIAMO LE SOMME!



....E promuoviamo questo libro,  che e' stato capace di tenere noi a fornelli e voi incollati allo Sb, in un mese tradizionalmente proiettato verso il sole, le spiagge, il fresco e tutto quanto fa "l'estate sta arrivando" (e vivvaddio, che pare non ne poteste piu' di tutto il resto)

Il merito e' non solo delle Tapas, ma di quella Tapas Revolution che e' ormai il manifesto programmatico di colui che sta imponendosi come l'ambasciatore della cucina spagnola nel mondo: finita l'era Adria', coniugata troppo spesso nelle forme dell'aria fritta, si torna alla sana cucina di una volta, preparata coi sani ingredienti di una volta, anche a costo di stirarsi i muscoli coi churros con la farina di grano duro o farsi lievitare una pizza alle acciughe nello stomaco per una settimana- perche' questa e' la Spagna, bellezza!, con la sua cucina ruvida, maschia, lontana da concettualismi, a volte ance un po' ingenua nella sua semplicita', ma santiddio, se generazioni di donne continuano a sbavare per uno che continua ad incarnare queste doti anche parlando con una gallina, questo significa che certi requisiti funzionano sempre, anche in cucina. 

Certo, le Tapas, diranno i puristi, sono un'altra cosa. 
E hanno ragione. 
In origine, la "tapas" e' cio' che "tappa" il bicchiere (cos'e' che dicevamo, sulla immediatezza della cucina spagnola?): e difatti, le prime tapas stavano su una fetta di pane, come ancora oggi i pinchos, l'equivalente basco di questi bocconcini che ormai sono diventati piccoli capolavori di abilita' e di creativita' culinarie. Ma il resto della Spagna ha sdoganato praticamente l'impossibile, trasformando l'aperitivo in una vera e propria festa di piazza, tanto che ormai le Tapas fanno storia a parte, sui banchi dei locali come sugli scaffali delle librerie: Cucina Spagnola da una parte e Tapas dall'altra, che in un libro solo non ci stanno. 

A meno che questo libro non si intitoli Tapas Revolution e non porti la firma dell'artefice di questa rivoluzione, per cui tutto diventa Tapas, anche quello che propriamente non e'. "E' solo una questioni di misure", ci dice il bell'Omar dalle pagine della sua opera-e noi, naturalmente, conveniamo. 

Certo, sara' dura chiedere dei churros a Madrid o una fideua nella Rambla, all'ora dell'aperitivo e in porzioni mignon, senza essere guardati come oggetti misteriosi. Ma Allibhoy diffonde il verbo da Londra e, sia detto, lo coniuga perfettamente, con un occhio attento alla tradizione e un altro all'atmosfera gioiosa e festaiola che e' l'altro grande ingrediente della cucina del suo Paese: se poi ci aggiungiamo che il libro e' un prodotto editoriale anglosassone, quidi sorretto da quella correttezza, da quella trasparenza e da quel rispetto che e' l'ossatura portante fra il pubblico e gli autori, nella cultura britannica, ecco spiegato il motivo del nostro giudizio. Quest'estate, insomma, "Todos a Tapear!" (magari anche con un pensiero al Redone)
Grazie a tutti, come sempre e questo mese di piu', vista la crescita costante ma inesorabile del nostro progetto e un arrivederci a settembre, con nuovi libri da sottoporre alle dure prove delle Starbookers e dei loro lettori. 
Buone vacanze a tutti

7 commenti:

  1. Grazie Ale, ho idea che questo piccolo libro diventerà un cult come lo è ad oggi (per quanto mi riguarda) il Jerusalem di Ottolenghi e la Cucina di Vefa, da cui si trovano sempre ispirazioni al volo in particolare per la cucina di questa stagione.
    Questo libro è accessibile a tutti ed estremamente variegato ed i nostri lettori lo hanno apprezzato in maniera speciale. Grazie per il tuo sempre godibilissimo e puntuale tiriamo le somme.

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  2. Grazie per il bellissimo libro scelto a cui ho potuto partecipare attivamente, le proposte sono veramente tutte interessanti e poi ho apprezzato la bellissima l'attenzione che ha il "bel Omar" verso il lettore
    Grazie Ale spero di poter tornare attivamente con voi
    Grazie per l'accoglienza
    Ciao Manu

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  3. Un libro che mi ha sorpreso in positivo, ne sono contenta. Grazie Ale!

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  4. Un libro ricco di proposte una più allettante dell'altra (la mia copia è anche ricca di post-it, segno inequivocabile del "da provare assolutamente") e di cui non possiamo che consigliare l'acquisto.
    Dal facile e veloce al complesso e meno veloce, qui si trova di tutto. Il fil rouge? Gusto ed allegria: che cosa chiedere di più?

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  5. Omar mi ha completamente conquistata e il suo libro nei prossimi giorni finirà nella mia libreria, sono troppo curiosa di vedere le altre sue proposte e soprattutto di gustarle.
    Grazie Starbookers per questo splendido mese "caliente" che si è rivelato una splendida chiusura di stagione.
    Auguro una buona estate a tutti voi

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  6. Questo libro mi è piaciuto e mi ha messo subito allegria :) Ci sono ancora tante ricette da provare...!
    Ottima conclusione, Ale. Grazie

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  7. Un libro allegro, piacevole, pieno di ricette che ti ispirano, e, lievito a parte, vengono bene.
    Non vedo l'ora di sperimentarne altre, anzi, alcune le ho già sperimentate, e se riesco a tornare a scrivere sul mio blog, fra breve sarò dei nostri anche sul redone!

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