lunedì 12 gennaio 2015

LO STARBOOK DI GENNAIO 2015 E'...



Se bazzicate di frequente nella blogsfera, avrete certamente notato la copertina di questo libro campeggiare sulle pagine di alcuni food blog, con tanto di recensione, ricetta e commenti finali. Non si è trattato di un clone dello Starbook ;-), bensì di una operazione editoriale proposta da Giunti, per trainare la prima edizione italiana di Martha Stewart's Cooking School che segna il mai troppo invocato approdo in libreria dell'opera di una dei nostri guru tradotti nella nostra lingua.

In sé, nulla di male, anzi: fra le varie forme di promozione di un nuovo libro, coinvolgere i food blogger- vale a dire persone competenti, che cucinano e parlano di cibo nello stesso momento- è una delle più intelligenti.
Il problema, semmai, si è posto quando l'invito è arrivato anche a noi.
Che, come sapete, trattiamo i libri di cucina come libri di cucina, con buona pace di grafici, direttori artistici e food styling vari, limitando il nostro giudizio alla resa finale. Se le ricette sono ben spiegate, se le dosi degli ingredienti sono esatte, se il procedimento non salta un passaggio importante e se, infine, l'esito finale ci soddisfa, il libro è promosso. Altrimenti, lo si rimanda o lo si boccia, spiegando dettagliatamente il percome e il perché.

Per fare questo, lo Starbook ha assoluto bisogno di libertà. E' un argomento caldo e, oltretutto, troppo alto perchè si possa pensare di riferirlo a noi, ma è fuori di dubbio che un qualsiasi rapporto con un editore avrebbe inficiato se non la nostra credibilità, quanto meno la nostra serenità di giudizio. Invece, in questo modo, noi scegliamo liberamente i libri che ci piacciono o che pensiamo che potrebbero interessare ai nostri lettori, li acquistiamo di tasca nostra, li proviamo e poi li giudichiamo senza alcuna altra interferenza se non una sana e costruttiva discussione interna. Andiamo avanti così da quattro anni, il pubblico ci premia ;-) e il meccanismo è talmente ben rodato che sarebbe un peccato variarlo.

Quindi, in linea teorica, la nostra risposta a Mr Giunti sarebbe dovuto essere un "no, grazie", forte e chiaro.
Epperò...

Epperò, stavolta c'era di mezzo la Marthissima, che questo gruppo ama al di là delle sue contraddizioni, della sua ricchezza (troppa), della sua inossidabile bellezza (troppissima): alcune di noi hanno imparato a cucinare grazie a lei, quasi tutte possiedono l'opera omnia, tutte si arrendono, di fronte alla linearità delle sue spiegazioni, alla generosità delle sue pubblicazioni, alla ineffabile capacità di non sbagliare mai un colpo, a dispetto delle mode che cambiano e dell'età che avanza, nonostante quintali di botulino e diete ringiovanenti con l'acqua di Lourdes.
E poi, c'era di mezzo la traduzione italiana: quella che auspicavamo, consigliavamo, invocavamo, convinte come siamo della necessità di diffondere anche sul nostro mercato autori solidissimi, la cui fama si fonda su meriti certi e pazienza se è stata conquistata altrove. La storia dello Starbook, per quanto recente, dimostra come, a differenza delle novità, i classici non tradiscano mai e vederli accatastati in alto, nelle librerie, alla voce "altre lingue" era ogni volta un colpo al cuore.
E quindi, come avremmo potuto dire di no?

Ma, nello stesso tempo: come avremmo potuto mantenere fermo il nostro giudizio, il nostro occhio critico, il nostro patto di lelatà e di trasparenza che abbiamo stretto con i lettori agli albori del progetto e che rinnoviamo ogni mese? L'Editore avrebbe accettato che un gruppo di food blogger si ponesse in modo veramente critico di fronte alla sua pubblicazione, affrontando anche il rischio di qualche rimandatura o qualche bocciatura?  avrebbe digerito la severità con cui da sempre riprendiamo la leggerezza con cui si traducono i testi di cucina, quasi che non sia richiesta anche in questo campo una specifica competenza di settore? in altri termini. ci avrebbe lasciato fare il nostro lavoro, con la serenità che ci deriva dalla nostra libertà?

Queste erano le domande che ci siamo poste- e sulle quali ci siamo pure confrontate per un po', prima di decidere di porle direttamente all'Editore. 
Immaginando che ci avrebbe mandate a spigolare, senza passare dal via. 
Invece, la sorpresa: non solo mr Giunti ha detto sì, ma ha anche speso parole di apprezzamento per la nostra prospettiva: che, dunque, resta sempre quella, di una verifica sul campo de La Scuola di cucina di Martha Stewart, in piena fedeltà al nostro stile.
E quindi: da oggi, fino alla fine del mese, vi diamo appuntamento tutti i giorni (week end esclusi) per mettere alla prova La Scuola di Cucina di Martha Stewart,  replicando non solo le ricette che abbiamo scelto ma anche le tecniche e gli insegnamenti che l'autrice dispensa, conformemente alle finalità dell'opera, la stessa espressa nel titolo: al pari di un qualsiasi corso di cucina reale, cioè, le ricette costituiscono l'emanazione pratica della teoria: aspettatevi quindi tante basi, tanti classici, tanti piatti che magari non stupiscono con effetti speciali, nelle premesse, ma che da sempre costituiscono l'imprescindibile requisito per poter stupire nei fatti. Realizzati, al solito, dalle Starbookers e dalla tre Redoners del mese di gennaio, a Pagine e Briciole, Beuf à la mode e Lasagnapazza.
A domani, con il primo appuntamento!

15 commenti:

  1. E pensare che c'è qualcuno (tipo me) che non ha mai letto la Martha.. lo so, pessima fino in fondo, sono. Che dire? Vi aspetto!

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  2. Epperò che inizio!!! Con il botto! Non solo per via della Martha, che ho scoperto soprattutto Grazie a voi, ma anche per questa "esperienza" con la Giunti... belina ma che bella storia!
    Io nel frattempo mi preparo a farmi ingolosire da tutta una serie di ricettine che sono sicura non deluderanno, e mi porto già avanti, oggi faccio scorta di burro, perché la Martha, di solito, con certi alimenti non si risparmia ... questo gennaio sarà entusiasmante e godurioso! I miei airbag naturali stanno già facendo la ola.

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  3. Vi aspettavo al varco!
    Il libro l'ho preso perché è da avere, qualcosa ho già provato ma.... aspetto voi mie beniamine! :)

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  4. Ho scoperto la Marthona grazie allo Starbooks e la adoro incondizionatamente: ricette buone, ben spiegate, che riescono. Come giustamente detto da Ale la mia perplessità era legata all'indipendenza di giudizio,che ho abbondantemente esercitato in queste pagine. ;-)
    Ringrazio quindi Mr Giunti per aver apprezzato la nostra posizione, cosa veramente rara.
    A domani... fino a fine mese!!!

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  5. Guarda, se la traduzione risulterà all'altezza delle ricette correrò a comprarlo, perché non ne posso più di libri tradotti dove il pane vecchio di qualche giorno diventa "stantio" e gli impasti "fermentano".
    :-)

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  6. Scelta assolutamente perfetta...dico la verita, anch'io non ho ancora un suo libro e non ho mai fatto una sua ricetta (almeno credo :P)...ma questo libro mi incuriosiva non poco e quindi aspetto il vostro giudizio di cui mi fido ciecamente!!! Buon lavoro ragazze!!!

    Monica

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  7. celo celo!!! :) in inglese però! ed è perennemente sul tavolo della sala, perché lo consulto in continuazione o mi limito a sfogliarlo quando sono, in relax, sul divano :) Sarà un mese interessantissimo ;)

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  8. Finalmente siete tornate!
    Non vedo l'ora di vedere cosa pubblicherete domani :)

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  9. apprendo ora da voi che in vari blog dove avevo visto decantare il libro, la cosa era partita da una spinta "pubblicitaria" e non da spontaneo entusiamo verso un libro comprato in totale indipendenza...
    con questo non metto in dubbio che chi sia buono e bello come chi ne ha parlato dichiara...
    ma avrei magari apprezzato di più se ci fosse stata una introduzione chiara e schietta al perchè si stava parlando di quel libro...
    quindi...apprezzo tantissimo questo vostro post e apprezzerò le recensioni che verranno!!!! Chiare, schiette, indipendenti. Bravissime.

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  10. Sono curiosa di leggere le vostre recensioni. Ho sfogliato il libro e per ora.. ho rinunciato ad acquistarlo. Aspetto il vostro giudizio!

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  11. Un paio di giorni fa ho acquistato Veg Everyday, ma in italiano. Non ho resistito, l'ho visto in libreria e la voglia era troppa. Beh, lo dico da addetta ai lavori senza paura di essere smentita: la traduzione in certi punti è veramente pessima. Spero che, almeno da questo punto di vista, questo di Martha sia un po' meglio. Per il resto, se direte che è davvero ben fatto, potrei regalarlo a mio fratello che sta per andare a vivere da solo! ahaha
    Attendo fiduciosa news :D

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  12. Dopo i suoi dolci la sua scuola di cucina!
    sono curiosissima!

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  13. Vista la versione italiana del libro, mi sarei buttata a capofitto nell'acquisto...ma stavolta ho deciso, aspetterò' il vostro responso finale ;)! Grazie. Ciao ciao Luisa

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  14. Il libro è un bel tomo, uno di quelli che si sfogliano con gusto, che ti invita alla lettura. Lei rassicurante come sempre ti guida dentro le ricette con mano gentile ma energica. Questo mese ce la godiamo perché sappiamo chi è Martha e come lavora. La partita si gioca su altri fronti...e saranno quelli a metterci in difficoltà! Seguiteci!

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  15. Uno starbook davvero appassionante, sono felicissima di far parte della squadra questo mese, seguirò tutte le ricette con moltissima curiosità.

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